Mercoledì, ore 11:00-12:30
14 e 28 giugno – 5, 12 e 19 luglio
I laboratori didattici curati da Micole Imperiali prendono spunto da alcune delle favole di cui è autrice, che vengono lette e analizzate avvalendosi degli approfondimenti e spunti di riflessione forniti in appendice ad ogni testo, per stimolare la curiosità di bambini e ragazzi e offrir loro uno sguardo consapevole su di sé e il mondo che ci circonda. La fase di ascolto e partecipazione è seguita da quella di espressione creativa, con la realizzazione di manufatti di vario genere che potranno portare via con sé, ispirati ai personaggi e/o alle situazioni del racconto, secondo il concetto dell’imparare divertendosi. L’obiettivo è non solo incentivare l’immaginazione, creando un momento raccolto di lettura condivisa, ma anche stimolare la manualità e originalità di bambini e ragazzi, lasciandoli liberi di creare.
Impariamo dalle Favole (età 4-10 anni)
14 giugno – Lettura di: Lucilla la lucciola + laboratorio: Crea il tuo lucciola–magnete.
28 giugno – Lettura di: Filippo il geco + laboratorio Il geco: un supereroe portafortuna per la tua cameretta.
5 luglio – Lettura di: Totoc, Pino e Bosco Frondoso + laboratorio Porta la Natura sempre con te.
12 luglio – Lettura di: La gabbianella + laboratorio Maschere e mimo: io sono la gabbianella.
19 luglio – Lettura di: Pelota il pesce palla + laboratorio Soffia e gonfia il pesce palla.
12 euro a bambino per ogni singolo incontro.
Micole Imperiali è una scrittrice napoletana che si occupa anche di eventi culturali e laboratori didattici. Scrive favole per tutte le età e ha pubblicato tre albi illustrati con la casa editrice Ad Est dell’Equatore: La formula dell’alchimista, Le regole del buonumore e Il diamante grezzo. Un nuovo albo è in uscita con Saremo Alberi Editore. Organizza laboratori didattici a partire dalle proprie favole, ha scritto per riviste di arte e cultura e tenuto una rubrica dedicata alla letteratura per l’infanzia. Ha partecipato con poesie e favole a diversi concorsi nazionali venendo pubblicata in varie antologie. Crede fermamente che l’unico modo per plasmare un futuro migliore sia stimolare la sensibilità dei futuri adulti e per questo con le sue favole si riferisce a bambini e giovani: per mostrare loro quello che spesso in superficie non si vede, per insegnargli a credere in se stessi e nei loro desideri, per creare speranza.