Presentazione del libro “Un gusto superiore. Il cantautorato progressivo italiano dal beat al bit” di Piergiorgio Pardo
Un libro strano, che non parla di cantautorato e neanche di progressive. Gira tutto intorno al loro punto di incontro e alle rinunce e conquiste che i due sono andati a cercarsi, pur di fare qualcosa di bello insieme, senza stare a litigare tutto il tempo. Morgan, Eugenio Finardi, Iosonouncane, Ivan Cattaneo, Colapesce, Amerigo Verardi: sono solo una piccola parte dei nomi che popolano Un Gusto Superiore: il cantautorato progressivo italiano dal beat al bit, il nuovo libro di Piergiorgio Pardo pubblicato da Crac Edizioni – introduzione di Guido Bellachioma, direttore di PROG Italia; postfazione di Giulia Cavaliere, giornalista del Corriere della Sera, Rolling Stone Italia ed Esquire. Un appassionato e approfondito testo nel quale l’autore milanese esplora i rapporti tra rock progressivo e canzone d’autore, due mondi in apparenza contrapposti che invece hanno trovato in quasi mezzo secolo tante occasioni di incontro, dialogo e fusione. Il titolo Un gusto superiore omaggia l’omonimo album mistico di Claudio Rocchi e Paolo Tofani del 1980, il sottotitolo Dal beat al bit evoca l’abbraccio tra due epoche diverse, dalle rivoluzioni degli anni ’60 e ’70 alle sperimentazioni del nuovo millennio. Il risultato è un’indagine a tutto tondo nel fenomeno, unico nel suo genere, del “cantautorato progressivo” del nostro Paese: «Nelle intenzioni è un libro contro le classificazioni e a favore della curiosità. Mischia musicisti appartenenti a passato, presente e futuro, famosi e sconosciuti, amati, odiati, o semplicemente snobbati dalla critica, di tutte le età».
Dialoga con l’Autore: Donato Zoppo
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