“Mi faccio testimonial di un desiderio: i ragazzi di Fardella (PZ), paese con 570 abitanti dove ciascuno conta, desiderano una biblioteca. La sindaca, Mariangela, ha messo a disposizione una sala del Comune. Ora servono i libri. E quindi amici scrittori e editori, amici con eccedenze libresche e cuori generosi con i desideri altrui, specie se sono così belli, regalate dei libri a questi ragazzi, che ogni giorno s’inventano qualcosa per non far morire il loro piccolo, arioso, frondoso (nel senso degli alberi, tanti) paese. Se volete, potete spedirli direttamente alla Casa Comunale. Grazie da parte mia e di quei ragazzi.”
IoCiSto aderisce all’appello di Carmen Pellegrino per costituire la biblioteca per i ragazzi del Comune di Fardella e si rende disponibile a fungere da punto di raccolta di libri nuovi e usati. Le signore del nostro Old Is Gold selezioneranno inoltre tra i nostri libri usati e nuovi quelli più adatti che si aggiungeranno a tutti gli altri. Dal 1 al 15 settembre potete venire in libreria a portare i vostri libri o ad acquistarne di nuovi lasciando la vostra personale dedica per i ragazzi. IoCiSto si farà carico della spedizione. Vi aspettiamo!
Le emergenze vissute negli ultimi anni ci hanno insegnato che è importante dare il proprio supporto ma è indispensabile non improvvisare per evitare che il nostro sforzo sia poco efficace. Da qui la scelta di IoCiSto di puntare sulle grandi organizzazioni nazionali ed internazionali, confermata anche in occasione del recente terremoto che ha sconvolto il territorio al confine tra Turchia e Siria facendo registrare oltre 40.000 vittime.
Terminata la campagna di primo soccorso che ci ha visto al fianco del numero solidale 45525, IoCiSto invita ora tutti i propri Soci a sostenere le attività di Medici Senza Frontiere, una delle poche organizzazioni a potere operare in Siria, un paese che si trova a dover affrontare una drammatica crisi umanitaria in una situazione di totale isolamento per volontà del regime autoritario che lo opprime da decenni. Le emergenze non terminano quando media e social smettono di parlarne: unisciti a quanti hanno già fatto la loro scelta.
IoCiSto sostiene Still I Rise, organizzazione umanitaria internazionale fondata nel 2018 da Nicolò Govoni, che attualmente vive e lavora a Nairobi, per assicurare istruzione e protezione a bambine e bambini profughi e vulnerabili. Still I Rise crede nel potere trasformativo dell’educazione e si impegnia per dare ai suoi studenti un’opportunità concreta, aprendo scuole in Grecia, Turchia, Siria, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e Colombia. Still I Rise si basa sui valori di indipendenza, efficienza e trasparenza e, quindi, non riceve finanziamenti da parte di governi, organismi sovranazionali e multinazionali non ritenuti in linea con il proprio codice etico: le sue attività sono rese possibili solo grazie alle donazioni di privati che scelgono di sostenere la sua missione.
Per saperne di più, scarica le brochure Chi siamo ed Educazione.
Per sostenere Still I Rise, scarica il modulo
IoCiSto per la Bancarella del Professore, lo storico banco di libri usati di piazzale Flaminio carissimo a tanti romani incendiato da ignoti.
IoCiSto si offre come punto di raccolta libri, perché nessuno potrà mai distruggere la cultura che, come la Fenice, dalle ceneri rinasce sempre…
Il Direttore Alberto Della Sala e lo staff della libreria accoglieranno con tutta la passione che contraddistingue IoCiSto chiunque desideri contribuire.
Vi terremo informati sulle modalità, intanto grazie a chi brucia i libri e alimenta la nostra passione!
45525 è il numero unico solidale indicato dalla Croce Rossa Italiana, UNHCR e UNICEF per sostenere e fronteggiare l’emergenza in Ucraina.
Il Comune di Napoli – nell’accogliere gli inviti e le sollecitazioni che stanno pervenendo in gran numero da parte di associazioni, residenti e professionisti – invita i cittadini a comunicare liberamente la propria disponibilità a fornire aiuti concreti alla popolazione ucraina in difficoltà.
La Tiendaequosolidale raccoglie materiale sanitario che verrà consegnato esclusivamente alla società civile tramite le migranti e i migranti ucraini che vivono a Napoli: Siringhe (da 2, 5, 10, 20), Guanti (normali e sterilizzati), Cerotti (rotoloni), Forbici (paramedici), Bendaggio in gel antiscottatura, Bendaggio sterilizzato e non sterilizzato 10×5 e 7×14, Garza normale e sterilizzata, Spugna Emostatica chirurgica, Compresse emostatiche, Antidolorifici, Lacci emostatici, Camicie per operare (tutte le misure), Medicazione sterile.
Aiutiamoli ad aiutare!
Obiettivo generale del Progetto Diritto alla salute psico-fisica: prevenzione e cura delle donne con disabilità è che le donne con disabilità possano fare fronte alla vulnerabilità personale attraverso la promozione di una cultura del diritto irrinunciabile a ricevere cure, facendo emergere i bisogni legati al benessere psico-fisico, senza più paura dei pregiudizi radicati nel sentire comune. Le donne con disabilità italiane, pur equiparando in numero gli uomini con disabilità, sono più emarginate perché mancano misure rivolte alla soddisfazione delle loro esigenze, soprattutto quelle che riguardano il diritto al rispetto in quanto persone e all’amore e alla sessualità. Pertanto, alla sofferenza fisica molto spesso, sempre, possiamo dire, si aggiunge con forza quella psicologica, quando il diffuso pregiudizio evidenzia la mancanza di adesione delle donne con disabilità ad un modello di “efficienza” personale e sociale che si pretende da ciascuna persona, pena l’esclusione dalla società stessa. Il percorso nuovo a cui AIED Napoli vuole dare inizio con questo Progetto, con il fattivo sostegno dell’8×1000 della Chiesa Valdese, è quello di consentire a tutte le donne con disabilità l’accesso, senza alcun tipo di barriera e/o limiti, alla salute e alla cura, sia fisica, sia psichica, mettendo a loro disposizione figure professionali (psicologhe, sessuologa, ginecologhe, dermatologa, endocrinologa e nutrizionista) pronte a una presa in carico che, senza pregiudizi, accoglie, ascolta e sostiene verso un possibile cambiamento e miglioramento delle proprie condizioni di vita, alla luce della consapevolezza e rispetto dei propri diritti.
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L’iniziativa Valore Verde ha il fine di rigenerare le alberature di Via Cilea con la messa a dimora di 80 nuove essenze. Il progetto prevede la riqualificazione di tutte le alberature presenti su via Cilea su entrambi i lati della strada; attualmente gli alberelli ubicati sui marciapiedi di via Cilea sono robinie innestate. Molte di esse sono morte, alcune si sono spezzate, altre sono in pessimo stato fisiologico. Per restituire decoro e ordine alla zona e abbellire i marciapiedi, oltre che ristabilire le condizioni di sicurezza, è prevista la totale sostituzione delle robinie con alberi nuovi appartenenti a specie diverse. Le specie previste hanno una chioma abbastanza contenuta o facilmente sagomabile con interventi di potatura non troppo frequenti, sono alberi rustici molto resistenti alla siccità e ai parassiti e quindi molto vocati per essere utilizzati in ambito urbano; le scelte di piantagione sono state anche fatte in base al tipo di foglia e ai colori da donare al tratto di strada. L’impresa Eurogarden Maisto S.r.l. garantirà, a titolo gratuito, la manutenzione post trapianto delle nuove essenze arboree per 2 anni.
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«Posto che lo stipendio è garantito fino al 31 dicembre, noi non dobbiamo trovare supporto economico agli operai che restano senza lavoro, ma dobbiamo trovare e lo stiamo facendo, un imprenditore serio che voglia investire in quella fabbrica e metteremo a sua disposizione tutti» gli strumenti che ci sono. «Credo che la strada ci sia e le interlocuzioni che abbiamo in questo momento sono fondate e serie». Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli e intanto i lavoratori non mollano e continuano nella loro protesta. Per dare supporto alle loro famiglie ed in particolare ai ragazzi, IoCiSto ha destinato il proprio contributo derivante dal 5×1000 alla lettura, per l’acquisto di libri e per la realizzazione di gruppi di lettura da tenere presso la sede della Whirlpool di via Argine.
Le case editrici indipendenti, imprese culturali coraggiose, stanno pagando un prezzo altissimo all’emergenza economica derivante dall’epidemia di Covid-19 e la ripresa sarà particolarmente dura.
Le case editrici indipendenti, quelle che si prendono cura dei loro libri considerandoli come delle creature che bisogna accompagnare fino dal momento in cui muovono i primi passi, hanno subito un brusco arresto alle loro attività e ai loro progetti.
Fiere, festival ed eventi annullati, tutte le occasioni di incontrare il grande pubblico ormai inesistenti, tutte occasioni mancate che non potranno mai essere sostituite dai mille modi social che in questi mesi hanno tenuto comunque coesi scrittrici, scrittori e lettori.
Un mondo, quello delle piccole e micro case editrici, che non ha grandi numeri da proporre ma che tiene insieme ricerca nelle forme e nella struttura dei libri con la ricerca nella bella scrittura, che ha radici nell’editoria locale che tramanda storie e tradizioni destinate altrimenti, prima o poi, all’oblio.
Ora c’è l’urgenza di rimettere in piedi questo sistema di piccole realtà editoriali, nella nostra Regione sono oltre cento, che rischiano di scomparire dal panorama editoriale a causa dello stop imposto dall’emergenza sanitaria e dalla ripresa di cui non si intravedono i contorni nei prossimi mesi dando un duro colpo alla vivacità culturale della nostra regione.
In questo contesto così problematico e dalle tinte così fosche, un ruolo fondamentale può e deve svolgerlo l’Istituzione Regionale a cui viene rivolto questo appello ad appoggiare il programma proposto dalle Associazioni degli Editori, perché sostenere l’acquisto di un libro degli editori campani è un atto d’amore verso la nostra terra, è diffondere bellezza e può sicuramente aiutare questi piccoli editori indipendenti a riprendere il loro cammino e i loro progetti.
Anna Abbate, Cosimo Alberti, Vincenza Alfano, Pasquale Belfiore, Maurizio Braucci, Stefano Cortese, Maurizio de Giovanni, Anita Dragonetti, Nino Ferrara, Italo Ferraro, Mariagrazia Giuliani, Pino Imperatore, Raffaele La Capria, Eugenio Lucrezi, Kitty Magliocca, Wanda Marasco, Maria Luisa Margiotta, Paola Nasti, Antonella Ossorio, Armida Parisi, Manuela Piancastelli, Lucia Scerrato, Enza Silvestrini, Ferdinando Tricarico
Subito Piazza Masullo, nel “suo Vomero”
Ieri alla Camera il presidente Roberto Fico ha ricordato Aldo Masullo, il pensatore scomparso il 24 aprile scorso che faceva della filosofia una bussola per la vita. E oggi la sua Napoli – sua anche se era nato ad Avellino 97 anni fa – discute di intitolargli una piazza. Perché la piazza, l’agorà, era per lui luogo prediletto. Ma non quella mediatica, specchio di Narciso dove troppi intellettuali si pavoneggiano, e dove pure lui sapeva incantare, come dimostrò più volte da Giovanni Floris a Di Martedì. Nella migliore tradizione socratica, Masullo prediligeva proprio il luogo fisico della piazza, la dimensione frontale, corporea dell’incontro. Una delle tante volte in cui lo dimostrò fu l’11 giugno del 2016, alla Lezione di vita dedicata all’amore, nello spiazzo antistante la libreria Iocisto. Sarà stato in ricordo di quell’irripetibile pomeriggio, assaporato da centinaia di napoletani di ogni età, che al libraio di Iocisto, Alberto Della Sala, è venuta l’idea, lanciata sulla pagina facebook Fan di Aldo Masullo professore emerito di filosofia a Napoli: “Intitoliamo al filosofo lo spazio vomerese al lato destro della funicolare centrale, tra l’ultimo tratto di via Cimarosa e le scale dirette a via Morghen”, è la proposta di Della Sala. “Sarebbe un omaggio al grande pensatore nel suo quartiere, anche nel ricordo del forte legame con la libreria, dove spesso si fermava durante le passeggiate partite dall’abitazione di viale Michelangelo, curiosando tra gli scaffali, chiacchierando, trattenendosi in mezzo ai libri.”
È bastato lanciare la proposta e subito sulla pagina Facebook i commenti favorevoli, i suggerimenti, i consigli sono fioccati dalle persone più diverse. La storica Vittoria Fiorelli ha suggerito il coinvolgimento della Società di Storia Patria, di cui Masullo era forte punto di riferimento. L’attore Giulio Adinolfi ha ricordato l’incanto di un eloquio diretto, semplice anche nel riferire concetti complessi. Il filosofo-poeta Eugenio Mazzarella ha postato una poesia civile, Piera Salerno, l’animatrice de Il Clubino, ha pubblicato foto di una sua conferenza. Qualche suo fan di Nola, la città di Giordano Bruno cui Masullo era legatissimo, ha incoraggiato l’iniziativa. Lo psichiatra Claudio Petrella ha recuperato una clip in cui il professore sorridentissimo tesse le lodi di un buon caffè. E il video dell’11 giugno 2016 pubblicato in quella stessa pagina ha riproposto le considerazioni del filosofo sull’amore e il disamore, sul sentimento evocato nel Simposio di Platone ed in letteratura, da Dante ad Anna Karenina, quindi il rovescio dell’amore che uccide.
“Bellissima idea dedicargli una piazza”, dice Nino Daniele, che da assessore alla Cultura della giunta De Magistris conferì la cittadinanza onoraria al filosofo nato ad Avellino e da suo grande amico ha organizzato ogni anno un omaggio nel giorno del compleanno. “Anche il luogo è ben pensato: a quella libreria lui teneva moltissimo”. Nino Daniele è certo che il Comune sarà in prima fila e fa notare che occorrerà una deroga della Prefettura: la norma prevede che passino dieci anni dalla morte perché la Commissione toponomastica possa procedere. “Ma vista l’eccezionalità della figura, non ho dubbi che potrà essere fatto”, conclude.
“Ricordare Aldo Masullo nella sua città, e ancor di più proprio nel suo Vomero, credo sa doveroso”, dice Paolo de Luca, presidente della Municipalità 5. ”Sono favorevole ed entusiasta nel sostenere la proposta d’intitolare al Professore quell’area di piazzetta Fuga in prossimità della libreria Iocisto”, aggiunge.
Si arruola tra i supporter dell’idea anche la promotrice culturale e produttrice cinematografica Antonella Di Nocera. “Abbiamo registrato bellissime interviste e varie uscite in pubblico, come base per un documentario su di lui. Sarà importante lasciare ai posteri il racconto di questa straordinaria persona”, dice Di Nocera. E propone la raccolta dei video, discorsi e partecipazioni pubbliche. “Il tutto per un repertorio di immagini e parole catalogabili, di cui per il film utilizzeremmo solo una parte, e che potrebbe porsi come un dono estremo di Aldo Masullo alla collettività e alla città che lui amava e da cui era amato”.
di Titti Marrone, Il Mattino, 7 maggio 2020
Bisogna guardare il mondo con la periferia dell’occhio.
Possono la letteratura, le storie raccontate o i libri di carta o le visioni realizzate, rappresentare un ponte tra gli antinomici concetti di bene e male, di salute e malattia, della norma e del suo contrario, dell’equilibrio e della sua perdita?
Allestire una biblioteca nella comunità psichiatrica Gruppo Zoone di Piscinola (Napoli) ha vari significati, oltre a quelli ovvi e un po’ triti di regalare cultura: significa occupare spazi, portare colore, produrre stimoli, richiamare diffidenze e critiche da difesa, innestare pratiche che non si concludono con un timbro ufficiale. I ragazzi e gli operatori del gruppo già lavorano da anni utilizzando il linguaggio artistico come veicolo per sublimare sofferenze e malattia mentale, vincendo lo stigma della periferia attraverso la trasformazione delle cose e degli oggetti, facendoli diventare altro, come diventa altro il nostro essere e a volte la nostra sofferenza.
Ed è nella trasformazione il senso della operazione.
Trasformare pagine stampate in occasioni di riflessione o di crescita personale è sempre stato compito dei libri. Che in questo caso potranno essere letti, ma anche essere prestati o regalati, magari rubati, guardati con devozione senza essere letti, odorati o temuti. Oppure divenire sopponte per tavolini sghembi, materiale per aereoplanini di carta da lanciare oltre il muro, fogli di appunti per parole d’amore, oggetti contundenti con cui colpire gli ignavi.
E allora non è solo una piccola biblioteca che si allestisce nella sede del gruppo, ma piuttosto si innesta un ordigno esplosivo, di quelli che non fanno male ma illuminano e basta, realizzando infine con il libri una pila di mattoni che servono a costruire ponti che uniscono e non muri che dividono.
Solidarietà a Danilo e Alessandra, i proprietari della libreria antifascista La Pecora Elettrica che avrebbe dovuto riaprire i battenti domani, dopo l’incendio doloso che l’aveva distrutta lo scorso 25 aprile.
Stanotte la libreria è stata nuovamente data alle fiamme, un giorno prima della nuova inaugurazione…
Le librerie indipendenti sono avamposti di cultura e resistenza civile.
Forza Pecora Elettrica!
Nell’ambito del progetto Aiutami a leggere, lo scorso anno Amadou, proveniente dal Gambia, ha conseguito la maturità!
Quest’anno Iocisto istituisce la terza borsa di studio a favore di Dilal (5° anno), Hamza (4° anno) e Mercedes (3° anno). Servono soldi e tempo per studiare e integrarsi, e un supporto culturale per implementare lo scaffale solidale della nostra libreria. Serve un aiuto concreto: per i libri, per abbonamenti ai trasporti, per i quaderni.
Da soli non possono farcela, serve anche un nostro sforzo. E sabato 9 novembre, alle ore 11:00, ci vediamo per la consegna delle borse!
Martedì 10 settembre inizia l’appuntamento a pranzo con la Mensa in Taverna.
Offriamo un pasto a coloro che hanno meno opportunità economiche o di socializzazione e che frequentano o vivono il quartiere. Allieta la musica dei Napulitanata, che aderisce senza scopo di lucro, mentre la libreria Iocisto dona libri in varie lingue e la Bottega dei sapori porta le sue dolcezze.
Il menù è tradotto in: napoletano, inglese, tedesco, francese, lingua mandinka, ucraino e russo.
Siamo partiti con 50 pasti, proveremo a fare di più.
Non accettiamo offerte in denaro, ma, nello spirito dell’iniziativa, solo donazioni di cibo e di lavoro.
Martedì 10 settembre Donne Meridiane ha promosso una serata di solidarietà per sostenere percorsi di studio ed emancipazione per le vittime di tratta, ospiti di Casa Rut Caserta.
Per informazioni contattate i seguenti numeri: 333.6486824 / 335.7892185
Contro la tratta delle donne a che punto siamo?
Letture di Cristina Donadio
Coordina Titti Marrone
Intervengono: Suor Rita Giaretta, Mario Morcone, Paola Nugnes, Blessing Okoedion, Paolo Siani, Livia Turco
Intermezzo musicale con Mat Swing Band