Patria, di Fernando Aramburu

17 Settembre 2019

Sono stata incuriosita a comprarlo avendolo visto da una amica giornalista del cui gusto e dei cui pensieri sono sempre stata attratta, e da una frase scritta sul retro “…perché le vittime danno fastidio…”

Ne sono stata attratta nonostante il titolo, Patria, parola assolutamente assente dal mio vocabolario e dai miei valori.

Di cosa racconta?

E’ la storia di due famiglie che vivono nei Paesi Baschi, in cui il capofamiglia di una verrà ucciso in un attentato dell’ETA, nelle cui file milita il primogenito dell’altra. Due famiglie che erano molto, molto amiche e che vengono distrutte dalla tragedia. Tragedia resa possibile dall’ignoranza, dal silenzio, dai preconcetti che pervadono l’intero paese, dal sindaco al parroco.

Niente più sarà come prima. Non solo come prima dell’esecuzione, ma anche come prima del “venticello della calunnia” che ha portato nel silenzio e nella solitudine all’esecuzione finale.

Questa appassionata storia familiare viene raccontata con brevi capitoli in cui di volta in volta la voce narrante è di uno dei sette sopravvissuti alla tragedia.

Nella prima famiglia c’è Taxto, che perderà la vita nell’attentato, sua moglie Bittori, e i loro due figli Xavier e Nerea.

Nell’altra famiglia troviamo Joxian, sua moglie Miren, il primogenito affiliato nell’ETA Joxe Mari, e gli altri due figli Arantxa e Gorka.

In questo modo noi viviamo la vicenda con le parole e i pensieri di Bittori, di Miren, scopriamo come ha influenzato la crescita di Nerea e di Gorka, come ha costretto al silenzio nella sua stessa casa Joxian.

Ognuno ha le sue caratteristiche così ben delineate che sembra di stare li con loro, in quel loro paese cupo, piovoso, e quasi ci sembra di poter comprendere come sia cresciuto il fanatismo di Jose Mari, e come sia stato impossibile per Xavier e Nerea superare il loro lutto.

Nel racconto non c’è alcun ordine temporale, si passa continuamente dal passato al presente in un continuo mescolarsi dei tempi, che rende ancor più interessante scoprire cosa accadrà ai nostri sette amici, facendoci tifare con e per ognuno di loro, perché possano giungere a comprensione e perdono.

 

Di Monica De Marco

 

 

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